Riciclaggio dei rifiuti
di: Nava Dario

Riciclaggio dei rifiuti


Definizione:

Per riciclaggio dei rifiuti si intende tutto l'insieme di strategie volte a recuperare i rifiuti per riutilizzarli evitando di smaltirli in altro modo.

Il problema della gestione dei rifiuti
Il problema della gestione dei rifiuti è diventato sempre più di rilevanza nazionale e direttamente sotto gli occhi dei cittadini. La crescita dei consumi e l'urbanizzazione degli ultimi decenni hanno da un lato aumentato la produzione dei rifiuti e dall'altro ridotto le zone disabitate in cui trattare o depositare i rifiuti. La società moderna oggi si trova quindi costretta gestire una grande quantità di rifiuti in spazi sempre più limitati. Una situazione in cui si alimenta anche il traffico e lo smaltimento illegale dei rifiuti. L'uso delle discariche rimanda al futuro il problema e non si presta come unica soluzione permanente, inoltre, rischia di creare grandi concentrazioni di rifiuti tossici con inevitabili conseguenze sull'ambiente e la salute pubblica. I termovalorizzatori (inceneritori), invece, basano il loro funzionamento sull'incenerimento dei rifiuti sfruttando la combustione così ottenuta per produrre energia elettrica ma a costi inconvenienti. Le emissioni di diossine, seppure in minime quantità ma sempre nocive, e la gestione delle scorie in depositi permanenti producono, però, forti tensioni sociali con le comunità residenti nei pressi di un termovalorizzatore

Il riciclaggio come ultima scelta: priorità a riduzione e riuso
Il riciclaggio è stato spesso criticato per:
i costi ambientali del processo della trasformazione dei rifiuti il basso rendimento nella quantità delle materie prime ottenute la bassa qualità dei prodotti finali Un'ulteriore critica è stata che per come è stato pubblicizzato tra la popolazione, ha diffuso l'idea che esso giustifica condotte consumistiche. I sistemi più efficaci per la gestione dei rifiuti sono invece quelli basati sulla riduzione dei rifiuti e sul loro riuso (tecnicamente definito reimpiego), in cui una volta terminato l'utilizzo di un oggetto esso non va ad aumentare la mole dei rifiuti, ma dopo un semplice processo di pulizia viene utilizzato nuovamente senza che i materiali di cui è composto subiscano trasformazioni. L'esempio tipico è quello delle bottiglie in vetro come contenitori di latte ed acqua, che invece di essere frantumate possono essere riempite nuovamente senza passare per costosi (soprattutto da un punto di vista ambientale) processi di trasformazione. La mancanza per molti stati di politiche di sostegno del riuso con incentivi e disincentivi, fanno sì che al giorno d'oggi la gran parte dei contenitori, delle confezioni e degli imballaggi sia invece ancora costituita da plastica e carta e non possa quindi essere riutilizzata. La scelta delle imprese è ovviamente una scelta economica che cade inevitabilmente su questi prodotti dal costo finanziario ridotto, anche se dall'elevato impatto ambientale. Uno dei Paesi che applicano significativamente le tecniche della riduzione e del riuso è la Danimarca, in cui, grazie ad una legislazione favorevole, ben il 98% delle bottiglie in commercio è riutilizzabile, ed il 98% di esse torna indietro ai consumatori senza essere riciclato.

I materiali riciclabili

Le materie prime che possono essere riciclate sono:
*legno
*vetro
*carta e cartone
*i tessuti
*gli pneumatici
*l'alluminio
*l'acciaio
*alcune materie plastiche

Il caso della plastica

La plastica, non può sempre essere riciclata con facilità (specie quando è di bassa qualità: non è il caso del PET), in quanto il costo di rilavorazione è generalmente superiore al costo di produzione di plastica nuova, e le numerosissime plastiche presenti sul mercato non possono essere mescolate fra di loro. Un circolo vizioso da cui è difficile uscire, ma non impossibile (basta averne la volontà politica). La grande discussione a favore o contro i termovalorizzatori o le discariche trova, pertanto, una sua soluzione volgendo uno sguardo più sistemico al problema.

--->Tuttavia la miglior scelta sta nella riduzione dei consumi<---





Fonte:Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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